Pochi giorni fa navigando in un sito, mi è caduto l’occhio su un banner che con un fastidioso lampeggìo riportava il messaggio “sei il milionesimo visitatore, clicca qui, puoi vincere…“. Mi sono chiesto quanti utenti l’avrebbero cliccato con la convinzione di essere realmente il “vincitore?” e quanti invece con comprensibile scetticismo, avrebbero sbuffato e spostato la loro attenzione altrove.
Con nostalgia ho pensato ai tempi passati quando, pur con una grafica meno “interattiva”, utilizzando le gif animate e facendo i conti con i Kb in eccesso, sotto la tirannia di modem sempre troppo poco performanti, ci si spremevano le meningi per realizzare un prodotto che veicolasse efficacemente un messaggio “serio” all’utente del web 1.o.
E’ incredibile come sia cambiata l’etica della rete, basta fare un giro su webarchive, che uso spesso per ricordare i tempi passati e per rispolverare qualche idea un pò “vintage” pur sempre attuale. Internet si è evoluta, da terra dei pochi a giungla dei tanti, forse troppi.
La verità è che se osservo la quantità di spazzatura che circola in rete mi rendo conto perchè le redemption del display advertising sono sempre di più dell’ordine dei millesimi percentuali. Ho notato che le grandi property del mercato italiano hanno capito che gli utenti non prestano più attenzione alla confusione che ormai regna sovrana e stanno iniziando a semplificare la loro offerta.
Chissà se questo è l’inizio di un nuovo corso, o forse è solo l’inizio della fine. Spesso i banner che vedo in rete sono troppo concentrati nell’illudere l’utente (spesso meramente autoreferenziali), senza soddisfare la promessa che invece dovrebbe essere il punto di partenza per la sua ideazione. Vedo piccoli e grandi spazi riempiti di parole inutili, immagini porno e tanto altro, ma raramente qualcosa di veramente interessante e innovativo.
Guardando invece al keyword adv (ovvio anche in questo caso abbondano i “non” messaggi”) trovo che Google abbia trovato il modo di trasformare il veccio modello della internet a caratteri (ricordo ancora quando la navigavo utilizzando il browser Mosaic) in una innovativa modalità di comunicazione pubblicitaria on-line: una vera macchia da soldi…