La pratica di rendere disponibili in Rete dati di imprese, aziende e amministrazioni pubbliche può contribuire a creare una nuova economia, migliorare la qualità della vita dei cittadini e fornire alle imprese nuove opportunità di business. Lo hanno ben capito molti paesi (USA, Regno Unito, Islanda, Australia, Nuova Zelanda, Grecia) che adottano politiche di Open Data aprendo la strada alle molteplici applicazioni che ne possono nascere.
In Italia, invece, nonostante siano in molti ad auspicare la “liberazione” dei dati pubblici, sono pochissimi gli esempi di amministrazioni e aziende che tentano questa via in fase sperimentale. Tra queste, la prima è stata la Regione Piemonte mentre tra le aziende italiane, un passo importante è quello compiuto da Enel, che sta sperimentando questa innovazione rendendo accessibili i propri dati attraverso il sito Enel Open Data (beta).
Con in testa i tre obiettivi – aumentare la trasparenza ed il coinvolgimento da parte di tutti gli stakeholder, migliorare il business e favorire l’innovazione, – è stato realizzato, in versione ancora beta e quindi soggetto a future evoluzioni, un sistema in cui sono descritte le attività svolte nella produzione di energia e il bilancio. Tutti i dati (economico-finanziari e dati di sostenibilità) sono distribuiti in 3 formati (XLS, CSV e XML) collegabili anche a documentazione di analisi e a sistemi di visualizzazione.
Un ottimo punto di partenza che crescerà nel tempo. Un’inziativa aperta ai suggerimenti degli utenti e alla comunità Open Data che si è dimostrata attenta e disponibile a condividere i propri commenti in modo costruttivo con l’azienda.