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Come lanciare un’APP internazionale in tre passi

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Gli App store di Apple e Google Play, per la prima volta nella loro (breve) storia segnano un calo di download

Con il proliferare del web 2.0, cresce anche il numero delle APP sviluppate per i consumatori di tutto il mondo. Ecco un semplice vademecum dedicato alle aziende che vogliono incidere sui mercati internazionali.

Ormai ci siamo abituati. Infatti, si può dire che non passi giorno senza che nasca una nuova applicazione destinata a un pubblico che è sempre più internazionale. A conferma di quanto stiamo dicendo, un semplice dato: nel 2011, tra l’APP Store di Apple e il Google Android Market si sono registrati ben 20 miliardi di download.

Ma, come spesso accade, non sempre al lavoro degli sviluppatori corrisponde un risultato adeguato. Così Edith Yeung, responsabile marketing di Dolphin Browser e socio fondatore di RightVentures, nell’intervento su Mashable, ha pensato bene di suggerire alle aziende tre semplici mosse per far sì che il lancio di una APP a livello internazionale abbia il successo sperato.

Passo 1: Translation
Anzitutto, partire senza strafare. Secondo Yeung, all’inizio è bene non investire troppe risorse sull’aspetto internazionale, limitandosi a una traduzione semplice e puntuale delle funzionalità della APP nelle diverse lingue. In questa fase, sarà utile prestare attenzione alle culture e alle frasi idiomatiche dei paesi che si vogliono raggiungere, usando linguaggi specifici per ognuno di essi.

Passo 2: Localization
Il secondo passo da compiere è quello di tenere d’occhio le statistiche relative ai download, individuando le aree di maggior interesse. Una volta selezionate, si potrà incidere maggiormente attraverso contenuti che siano particolarmente significativi per il target di riferimento, scegliendo icone, colori, grafiche e simboli particolari a seconda del Paese in questione.

Passo 3: Internazionalization
La terza e ultima fase riguarda la creazione di Local Team nei singoli paesi dove si è lanciata l’APP. La “presenza sul campo”, per quanto costosa, è considerata fondamentale e rappresenta un investimento destinato a ripagarsi nel giro di poco tempo.

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