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Acquisti online: è Boom negli USA, il merito è dei dispositivi mobile

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Lo smartphone è sempre più utilizzato per gli acquisti online: negli USA lo usa in questo modo il 44% dei consumatori. E la loro diffusione è inarrestabile anche in Italia.

Negli USA sei possessori su dieci di un dispositivo mobile lo utilizzano per effettuare ricerche online su prodotti di vario genere, mentre il 44% lo utilizzano per l’acquisto di prodotti e servizi. Se si considerano però solo gli utenti compresi nella fascia d’età 18-24, le percentuali salgono rispettivamente del 64 e del 58 per cento.

Ad affermarlo è uno studio di ricerca pubblicato in questi giorni dalla casa editrice digitale SAY Media.

Dal rapporto emerge che “i dispositivi mobili stanno cambiando il modo in cui i consumatori interagiscono con i prodotti e marchi in tutto il processo di acquisto”.

Nel contesto che si è venuto a creare, infatti, “diventa fondamentale per le aziende disporre di una versione del sito web ottimizzata per dispositivi mobili che aiuti l’utente in tutte le fasi del processo di acquisto e, allo stesso tempo, offrire campagne geo-localizzate in grado di aumentare la brand awarness”.

Secondo altre ricerche, inoltre, smartphone e tablet  posso fungere da trampolino di lancio per raccogliere informazioni circa prodotti che poi successivamente saranno acquistati online tramite PC o nei negozi fisici. In particolare, secondo lo studio di Tradedoubler intitolato “Mobile consumers & you”, il 38% degli utenti che hanno utilizzato un dispositivo mobile per ricercare informazioni su un prodotto, hanno poi completato l’acquisto in negozio, il 25% lo ha acquistato tramite smartphone, il 47% lo acquista successivamente utilizzando il pc e il 7% completa l’acquisto tramite tablet.

Ma il mobile-commerce offre anche grandi opportunità in ambito pubblicitario: In Italia “il 10% di traffico che osserviamo nel 2012 arriva da mobile, mentre nel 2011 era stato il 5%: un percentuale destinata presto a raddoppiarsi, e altrettanto faranno gli investimenti pubblicitari”. Ciò è quanto affermato da Vittorio Lorenzoni, market unit leader south di Tradedoubler.

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