Tra le tante voci che compongono l’ultima manovra, o Legge di stabilità, del Governo, ce n’è una che più di altre sembra aver colpito l’immaginario collettivo del Paese.
L’hanno chiamata ‘Operazione cieli bui’, e prevede lo “spegnimento dell’illuminazione ovvero il suo affievolimento, anche automatico, attraverso appositi dispositivi, durante tutte o parte delle ore notturne”.
Ovviamente, si parla dell’illuminazione pubblica e la ratio che sta dietro a questa decisione è piuttosto evidente, cioè quella di ridurre le spese delle amministrazioni anche nel settore energetico, risparmiando alcuni milioni di euro all’anno e, allo stesso tempo, di abbattere l’inquinamento luminoso.
Ben prima dell’avvio della “operazione cieli bui” oltre 4000 Comuni italiani, quotidianamente alle prese con i costi di gestione e consumo dell’illuminazione pubblica, hanno già ovviato da tempo al problema affidandosi a Enel Sole, primo operatore del settore in Italia che, dalla gestione degli impianti alla progettazione e alla realizzazione degli stessi, offre le migliori prestazioni in termini di sostenibilità, tanto economica quanto ambientale.
Non solo. Perché grazie alla costante ricerca di soluzioni sempre più innovative, l’azienda ha sviluppato Archilede , il sistema di illuminazione stradale basato sulla tecnologia LED.
Già adottato da migliaia di pubbliche amministrazioni in tutta Italia (ma anche in Spagna, Slovacchia e addirittura Brasile), Archilede unisce un eccellente comfort visivo alle migliori performance e, grazie a una diffusione uniforme della luce (cioè senza dispersione verso l’alto), garantisce il massimo rispetto per l’ambiente.
Insomma a “cieli bui” rispondono amministrazioni e aziende “illuminate” che dimostrano di essere capaci di anticipare i tempi e il cambiamento. E in Italia, oggi più che mai, ce n’è un gran bisogno.