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Innovazione, motore dello sviluppo

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“La portata e l’efficacia dell’innovazione italiana sembrano essere tra le più scarse dell’area Ocse e l’Italia rischia di accusare ritardi sia rispetto alle economie più sviluppate che a quelle emergenti. È pertanto essenziale dare slancio all’innovazione per incrementare la competitività italiana e ottenere una crescita sostenibile a lungo termine”.

È quanto si legge nell’ultimo, preoccupante rapporto dell’Ocse sull’Italia uscito circa un paio di mesi fa. Un tema ripreso da Stefania Trenti, del Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, che ha effettuato uno studio sulla situazione del nostro Paese ripreso da un articolo apparso sul sito di Repubblica la settimana scorsa.

La Trenti ha preso in esame poco meno di 50mila imprese, analizzando il rapporto tra investimenti in innovazione e ritorni economici. Non mi addentro nel dettaglio (chi vuole può leggere l’articolo), ma quello che voglio sottolineare qui sono le conclusioni, secondo cui “per la Trenti le parole chiave sembrano essere qualità e innovazione, congiunte a una maggiore attenzione all’ambiente”.

Eccoci dunque al punto decisivo. La capacità di innovare rispettando l’ambiente è fondamentale per far crescere l’Italia e aiutarla a superare l’attuale crisi.

In quest’ottica, Enel rappresenta certamente un esempio virtuoso e una delle aziende all’avanguardia del panorama nazionale e non solo.

Basti pensare alla rivoluzione copernicana rappresentata dall’avvento del contatore elettronico, installato in Italia oltre 10 anni fa e che oggi è stato adottato da tutti i Paesi industrializzati. Una vera e propria pietra miliare nella telegestione e nello sviluppo delle reti intelligenti, quelle smart grids che oggi hanno tanto spazio nel dibattito internazionale.

Non solo, perché il Gruppo ha continuato a sperimentare nuove soluzioni, facendo passi da gigante nel campo delle infrastrutture e della sostenibilità.

Tra le ultime novità in ordine di tempo, ad esempio, il dispositivo Smart info, che permettedi controllare da un Pc o da uno smartphone i propri consumi elettrici, e che avvisa anche in quali momenti in cui l’elettricità costa di meno. In questo modo, orientando i consumatori verso comportamenti più sostenibili, Enel Smart Info costituisce un elemento chiave delle future case intelligenti.

Un altro fiore all’occhiello dell’innovazione di Enel è il sistema di stoccaggio dell’elettricità installato a fine del 2011 a Isernia: “Il primo storage su una rete di media tensione in Europa”, come lo ha definito Paola Petroni, responsabile Tecnologie di rete della Divisione Infrastrutture e Reti di Enel, che fa il paio con quello installato nelle Canarie da Endesa che sempre del Gruppo Enel fa parte.

Un ulteriore elemento su cui si è concentrata l’attenzione dell’azienda sono le cabine di trasformazione, essenziali nell’opera di distribuzione dell’energia. Enel infatti sta progettando le cabine del futuro, collegate in fibra ottica e dotate di tutte le innovazioni realizzate finora, dalle apparecchiature per rilevare i furti di rame alla possibilità di ospitare strumenti della protezione civile.

In conclusione, l’Italia ha certamente ancora molto da fare in termini di innovazione per tenere il passo delle economie più sviluppate. Ma sapere che c’è qualcuno che lo sta già facendo da tempo, e anche bene, dà nuova fiducia e rende il traguardo più vicino.

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