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Gli utenti preferiscono le Fan Page aziendali ai siti web

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facebook like social network

Essere presenti o non essere presenti sui social network? Questo è il dilemma. Molte aziende ritengono che, ad oggi, per una questione soprattutto di immagine e visibilità del brand, sia assolutamente necessario disporre di almeno un canale social aziendale. Altri brand, invece, non ritengono che i social network siano necessari per il proprio business. Capita spesso, in questi casi, che i brand giungano a questa conclusione poiché non dispongono delle risorse e delle competenze necessarie per comprendere le grandi opportunità che i  social network potrebbero offrire.

A tal proposito, una ricerca condotta da Lab42 su 1.000 utenti di Facebook, ha analizzato la relazione tra le aziende in rete e gli utenti. Dall’analisi è emerso che l’87% degli intervistati segue almeno un brand su Facebook, il 75%, inoltre, dichiara di preferire le fan page al sito web aziendale per ottenere informazioni e mantenersi in contatto col brand.

Tra gli obiettivi della ricerca, vi è stato quello di far luce sulle motivazioni che spingono gli utenti a diventare fan di un brand su Facebook oppure quelle che lo inducono ad abbandonare la pagina.

Dallo studio è emerso che il 69% degli utenti ha dichiarato di essere diventato fan di un brand su Facebook perché uno degli amici aveva messo “mi piace” alla pagina. Questo dato è molto importante in quanto potrebbe costituire un incentivo per le aziende ad utilizzare gli “annunci sponsorizzati” ed incrementare così il numero dei fan in modo considerevole.

Per quanto riguarda invece gli abbandoni della pagina, la motivazione più frequente che induce gli utenti a cliccare su “non mi piace più” vi è il numero eccessivo di post pubblicati dal brand, questi ultimi, infatti, se troppo numerosi finiscono per essere percepiti come spam dagli utenti. Un’altra causa frequente di abbandono della pagina, è una cattiva esperienza che l’utente\consumatore ha avuto nella vita reale col brand.

In Italia, il numero di aziende che approdano sui social network, è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni, ciò è sintomo di una sempre maggior consapevolezza da parte dei brand dei vantaggi che un’attività social può apportare al proprio business.

È il caso ad esempio di Enel, il più grande operatore elettrico in Italia, che da alcuni anni ha abbracciato un approccio multipiattaforma sui social network, con una solida presenza sui principali canali come Facebook, YouTube, Twitter e il portale di condivisione online EnelSharing.

4 Commenti

  1. Interessanti le considerazioni proposte. Un (forte) dubbio su questa deduzione, però: “[…] il 69% degli utenti ha dichiarato di essere diventato fan di un brand su Facebook perché uno degli amici aveva messo “mi piace” alla pagina. Questo dato è molto importante in quanto potrebbe costituire un incentivo per le aziende ad utilizzare gli “annunci sponsorizzati” ed incrementare così il numero dei fan in modo considerevole.” Il potere dei SN è dato proprio dal fatto che l’endorsment verso un brand deriva da una persona di cui l’utente già si fida e da cui è in maniera più o meno forte condizionato, anzichè da un'”entità estranea” (= il brand). Non si teme ad emulare l’amico, insomma. Dubito fortemente che annunci sponsorizzati possano invece avere la stessa forza persuasiva. My 2cc.

  2. Ciao Steve, la deduzione deriva dal fatto che se incremento la base degli amici che seguono il mio brand, ho maggiori possibilità di sviluppare il volano “member get member”. L’emulazione di un amico può essere un like su un post, una foto o un video o altre azioni di comune uso sulla piattaforma Facebook. Concordo con te che la persuasione dell’amico è il driver primario di engagement.

  3. “il 75%, inoltre, dichiara di preferire le fan page al sito web aziendale per ottenere informazioni e mantenersi in contatto col brand.”

    Non capisco da dove hai estrapolato questo dato, non riesco a vederlo nell’infografica. Hai sommato alcuni dati? comunque, a me pare che a domanda diretta (“The brand’s facebook page is more useful then its website”) abbia risposto positivamente il 50%.

    Considerato che sono utenti dei social mi pare anche poco, ma certo bisogna capire cosa intendiamo per “useful”. Per dire: quando l’utente sta sui social cerca intrattenimento ed è probabilmente sensibile a offerte e sconti, ma se vuole comprare qualcosa inizia da google. In diversi anni di ricerca con gli utenti devo ancora vederne uno partire dai social per acquistare.

    In generale, secondo me è pericoloso pensarla così, ovvero che i social funzionino meglio dei siti. la verità è che molti siti sono fatti male, spesso non c’è un canale di feedback diretto, alle mail non si risponde, mancano info sui prodotti, sono più difficili da tenere aggiornati, ecc (mettiamoci anche il “non sono cool e di moda come facebook”).

    In tal senso è normale pensare che le fanpage siano “meglio”, ma perlomeno andrebbero fatti investimenti su entrambi i canali…

    ciao, Alberto.

  4. Ciao Alberto, hai ragione c’è un’inesattezza. Nello specifico il 75% si sente maggiormente in contatto con il brand attraverso Facebook mentre, come indichi tu, il 50% ritiene più utile la Fan Page rispetto al sito.

    Concordo con te che i siti web delle aziende sono, forse troppo spesso, la fotocopia dell’organizzazione della società e vivono, quando sono aggiornati, di stratificazioni di contenuto che li rendono sempre meno usabili.

    In questo senso Facebook ha risolto il problema, l’interfaccia e le funzionalità sono uguali per tutti, quello che conta è il contenuto.

    Personalmente ritengo che ogni azienda continuerà ad aver bisogno di un sito aziendale e sono certo che anche grazie ai feedback degli utenti raccolti attraverso i vari canali social media aziendali, saremo tutti in grado di miglioranre la user experience.

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