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Lo stato dell’arte del social commerce

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Il 2012 volge alla fine, e siamo già in pieno shopping natalizio: è il momento per tracciare gli andamenti del social commerce nel mondo.

Da un lato, continua l’ascesa irresistibile dei social media più orientati agli acquisti: innanzitutto Pinterest, ma anche The Fancy e Svpply, come sottolinea ampiamente il sito ComStore.

Dall’altro, sui principali social network “generalisti” aumenta il ritorno economico delle condivisioni: negli ultimi due anni è quasi raddoppiato il valore del “Dollars Per Share” (DPS). Più precisamente, secondo una ricercadi Eventbrite, il DPS medio è cresciuto dell’81%: da 1,78 dollari (1,36 euro) a 3,23 dollari (2,47 euro).L’aumento più spettacolare (+330% rispetto a due anni fa) è quello di Twitter, che però come valori assoluti è ancora indietro: 1,85 dollari (1,42 euro) contro i 4,15 dollari (3,18 euro) di Facebook (cifra che a sua volta è aumentata del 65%). Arranca Linkedin, con soli 0,92 dollari (0,70 euro) e un aumento di appena il 2%.

A questo proposito va segnalato il servizio offerto da Valueofalike, che mette a disposizione delle aziende un semplice strumento per calcolare il proprio “Dollars per like”. Sul sito di Valueofalike basta inserire i propri dati in un menù e si ottiene la cifra.

Twitter vince invece nella categoria del traffico generato: 33 visite per ogni condivisione, contro le 14 di Facebook e le 10 di Linkedin. Secondo il sito specializzato TechCrunch, la ragione potrebbe essere la brevità dei tweet, che offrono pochi dettagli e quindi invitano a saperne di più.

In generale, le condivisioni sui social network più popolari sono in aumento, e gli italiani sono in testa in questa speciale classifica nel settore degli eventi. Viceversa gli irlandesi condividono meno ma hanno il DPS più alto, precedendo canadesi e australiani.

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