Quando pensiamo agli hashtag, senza dubbio, pensiamo a Twitter e alla barra laterale contenente la lista delle tendenze in rete giorno per giorno. Tuttavia, gli hashtag non sono solo un passatempo, essi costituiscono infatti una vera e propria forma di comunicazione per le aziende.
Recentemente la rete televisiva statunitense ABC, durante la trasmissione “Ballando sotto le stelle”, ha invitato i telespettatori a votare il “Re” o la “Regina” della serata utilizzando l’hashtag su Twitter #Promking o #PromQueen, i telespettatori, inoltre, venivano costantemente incoraggiati a commentare tramite un apposito hashtag l’intera trasmissione, con la promessa che, i tweet più interessanti, sarebbero apparsi in sovraimpressione in diretta tv.
Una nuova ricerca condotta da RadiumOne, ha rilevato che l’uso degli hashtag sta diventando sempre più diffuso per ogni forma di condivisione online, non solo su Twitter, basta pensare ad esempio agli hashtag che si utilizzano sulle foto di Instagram.
La ricerca ha evidenziato come gli hashtag siano particolarmente popolari tra gli utenti che utilizzano dispositivi mobili per la condivisione online. Gli hashtag, infatti, permettono di trasmettere e diffondere un concetto, un’idea o un’ immagine attraverso l’utilizzo di una sola parola.
I principali risultati del sondaggio, condotto su un campione di 494 utenti, sono i seguenti:
- il 58% degli intervistati utilizza gli hashtag regolarmente, di questi, il 71% li utilizza tramite dispositivi mobili;
- il 43% degli intervistati ritiene che gli hashtag siano utili, e il 34% di questi li utilizza per cercare/seguire discussioni o brand di interesse personale;
- il 51% degli intervistati avrebbe utilizzato più spesso gli hashtag se un’azienda di loro interesse avesse promesso sconti e promozioni per la condivisione di determinati hashtag;
- il 41% degli intervistati utilizza gli hashtag per comunicare idee e sentimenti personali.
Insomma, agli utenti gli hashtag piacciono, e usarli è per le aziende una strategia vincente. La ragione di ciò è da ricercarsi probabilmente nella maggior comprensione del loro funzionamento da parte degli utenti. Qualche anno fa, infatti, cliccando su un determinato hashtag, non necessariamente avremmo ottenuto come risultato discussioni coerenti con l’hashtag selezionato, oggi invece, salvo alcune eccezioni, funziona. Ciò che le aziende dovrebbero fare, quindi, è invogliare gli utenti ad utilizzare determinati hashtag connessi al brand o a determinati eventi o promozioni, e per fare ciò, potrebbe offrire in cambio particolari sconti e offerte. Probabilmente questo non sarà un metodo scientifico, ma è sicuramente un metodo efficace e vantaggioso sia per le aziende che per i consumatori.