Circa tre anni fa Rebekah Cox, designer di prodotto di Facebook e Quora scrisse su twitter: “La prima azienda in grado di incorporare l’identità dell’utente nel telefono conquisterà il prossimo decennio”. Il tweet fu stato ampiamente condiviso, e dato l’esperienza di Cox, provocò un acceso dibattito. Il giorno dopo, Cox ha ampliato il suo Tweet scrivendo un post più lungo su Quora dal titolo: “L’identità Mobile è molto più avanti di quello che scrivo qui oggi (mi concentrerò su iOS), perché per ora, molto deve essere ancora visto.
Sembrava un luogo comune ma oggi è più vero che mai: i telefoni cellulari adesso sono abbastanza personalizzati per noi utenti. Scarichiamo le applicazioni che vogliamo, le disponiamo secondo i nostri gusti. Eppure, per quegli anni iniziali, la nostra capacità di ottenere queste applicazioni e interagire con loro spesso hanno richiesto la creazione di un account personale su iOS, anche se ancora oggi abbiamo bisogno di un account iTunes esterno al telefono, che richiede una carta di credito, per scaricare applicazioni gratuite o a pagamento, molte delle quali ci richiedono di creare nomi utente e password per l’identificazione.