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Ora gli addetti al marketing criticano la politica a pagamento di Facebook

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Cirullo - Il Fatto Digitale da Business Insider

Nate Elliott, l’analista di Forrester che ha scritto un rapporto controverso lo scorso ottobre raccomandando gli inserzionisti di “non dedicare un budget per gli annunci a pagamento su Facebook” ha colpito ancora.

Questa volta ha scritto un nuovo post sul suo blog sulla recente modifica che Facebook ha fatto per ridurre la “portata organica” dei messaggi degli inserzionisti, che renderebbe la pubblicità sul social network quasi inutile:
“C’è qualche dubbio, ora che Facebook ha abbandonato il marketing sociale, che i suoi prodotti pubblicitari a pagamento non stanno fornendo risultati per la maggior parte dei marketer?”, si chiede Elliott.

Una ricerca condotta dalla agenzia pubblicitaria Ogilvy dimostra che le pagine dei brand raggiungono solo il 6% dei loro fan. E le pagine con più di 500.000 fan raggiungono solo il 2%.
Il problema sta nel fatto che l’utente medio di Facebook ha circa 1.500 articoli nel proprio feed di notizie ogni giorno. Se tali elementi sono visualizzati esattamente nell’ordine di pubblicazione dei propri amici, il feed può diventare un guazzabuglio senza senso di spazzatura. Così Facebook ha un algoritmo che privilegia i messaggi che hanno ottenuto più commenti e mi piace dai tuoi amici. Ciò significa che la maggior parte dei messaggi non vengono visti da più persone.
L’unico modo per garantire che i post vengano visti dai vostri seguaci è dunque quello di pagare per la loro promozione.
Proprio quello che, secondo Elliott, gli inserzionisti odiano: “I brand e le agenzie stanno ora apertamente parlando del loro malcontento. Ogni giorno parlo con i marketer che sono delusi da Facebook e stanno puntando le proprie scommesse su altri social network. Fino a poco fa nessuno ne parlava, ma ora tutti stanno prendendo coscienza e non hanno più paura di dirlo”

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Source: BusinessInsider.com

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