Sappiamo che è già possibile la stampa in 3D utilizzando fibra di carbonio, fibra di vetro o cioccolato. Ora, alla lista dei materiali si possono aggiungere i nanotubi di carbonio. Ad annunciarlo è stata la startup della Silicon Valley Arevo, produttrice dei filamenti che verranno utilizzati per la stampa.
I nanotubi di carbonio, arrotolati su se stessi dopo una fase di rilassamento degli atomi, si presentano sotto forma di (noto anche come grafene) e posso essere utilizzati come additivo per aumentare la resistenza di un oggetto. Il materiale è conduttivo, e potrà quindi essere usato anche per stampare oggetti conduttori di elettricità.
La startup offre anche un software e una stampante 3D ottimizzata per lavorare con i filamenti speciali.
Il suo fondatore e CEO di Arevo, Hemant Bheda, non è nuovo del settore; è stato infatti amministratore delegato della società di materie plastiche Quantum Polymers dal 2008.
In generale, l’arrivo dei nanotubi di carbonio è la dimostrazione che i materiali attualmente in uso non domineranno per sempre il settore della stampa 3D. Ed è anche la prova che i materiali che una volta erano difficili da lavorare stanno avendo un’ulteriore spinta proprio dal nuovo tipo di stampa.