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Talking Cars a stelle e strisce

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Dagli Usa un sistema per la comunicazioni smart, Vehicle to Vehicle e Vehicle to Environment. Un nuovo esempio dell’Internet delle cose

Gli Stati Uniti accelerano e puntano a rendere obbligatoria l’installazione su tutte le nuove automobili – a partire dal 2017 – di sistemi per le comunicazioni smart, Vehicle to Vehicle e Vehicle to Environment. L’iter è in corso da parte del Dipartimento dei trasporti.

L’idea si basa sui risultati del progetto safetypilot una sperimentazione condotta nel 2012 dall’Università del Michigan nella città di Ann Arbor: nell’ambito di un progetto varato dalla National Highway Traffic Safety Administration, circa 3.000 autovetture sono state messe in connessione tra loro attraverso comunicazioni dedicate a corto raggio (Dedicated Short Range Communications – DSRC).

Si tratta di una tecnologia simile alle reti wi-fi usate per le reti domestiche, ma che, invece di servirsi di connessioni a Internet attraverso laptop e smartphone, consente ai guidatori di scambiarsi messaggi di sicurezza o di allerta grazie a un sistema cloud.

 Sulla base dei risultati del progetto, gli esperti del Dipartimento ritengono che un’applicazione estesa delle “talking cars” potrebbe ridurre addirittura dell’80% il numero degli incidenti stradali, che negli Stati Uniti hanno un costo sociale e sanitario pesantissimo, con una media di oltre 30.000 decessi all’anno.

 “Quando queste nuove tecnologie saranno allestite a bordo di tutte le automobili in circolazione”, ha dichiarato David Friedman, amministratore della sicurezza del traffico sulle autostrade del Dipartimento dei trasporti, “i risultati potrebbero essere a dir poco rivoluzionari per la sicurezza stradale”.

 L’interesse crescente, anche nelle sedi politiche, nei confronti di queste tecnologie innovative conferma ulteriormente come la sicurezza stradale sia oggi una delle principali applicazioni dell’Internet of Everithing e uno dei campi di intervento prioritari nella prospettiva delle Smart cities.

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