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Axelle Despiegelaere, chi di Twitter ferisce di Facebook perisce

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Era diventata modella L’Oreal grazie alle foto sulle tribune dei Mondiali in Brasile rese virali su Twitter. Ha perso il contratto per una foto su Facebook

Aveva raggiunto la fama con Twitter, l’ha persa per colpa di Facebook. La 17 enne belga, Axelle Despiegelaere era diventata famosa grazie alle foto che la ritraevano sulle tribune dei mondiali del Brasile, diventate virali su Twitter al punto da farla notare dalla multinazionale della cosmetica L’Oreal che le aveva fatto un contratto da modella. Ma viene da dire “chi di Twitter ferisce, di Facebook perisce” perché la giovanissima tifosa belga ha perso quello stesso contratto per un altro tipo di foto, postata su Facebook, che la ritrae in una partita di caccia in Africa con tanto di fucile e preda. Tanto è bastato per far svanire il contratto da modella con la stessa velocità con cui era arrivato.

La fama improvvisa di Axelle Despiegelaere, raggiunta tramite i social, aveva colpito anche me e avevo dedicato da pochissimo un post alla sua vicenda (Axelle Despiegelaere, la tifosa resa modella da Twitter). Ma il nuovo capitolo della sua storia sembra quasi scritto per diventare una “case history” sulla brand reputation. Cos’è successo? Axelle viene  fotografata sulle tribune delle partite dei Mondiali in Brasile mentre tifa il suo Belgio, L’Oreal la nota e le fa al volo un contratto da modella. Passano poche settimane e la rete scopre che la 17enne supporter dei Red Devils il 1 luglio ha postato sul suo profilo Facebook una vecchia foto tanto ingenua quanto poco “politically correct”: il solito sorriso, la savana alle spalle, un fucile in mano e un’antilope morta ai piedi. Il tutto corredato con la frase: “Cacciare non è una questione di vita o morte. È molto più importante di questo. Accadeva un anno fa, oggi sono pronta per cacciare gli americani”. Axelle si riferiva all’imminente sfida tra Belgio e Stati Uniti ai Mondiali (giocata il 2 luglio a Salvador de Bahia) e non immaginava che a dieci giorni di distanza quella foto avrebbe fatto scoppiare il finimondo.

 

 

L’Oreal è stata travolta da domande e accuse recapitate via Twitter e Facebook ed è corsa ai ripari comunicando che il rapporto con Axelle è da considerarsi concluso, che “il contratto con la ragazza era creato ad hoc per una collaborazione indirizzata ai social media” e che “L’Oréal non testa più i suoi prodotti sugli animali e non commissiona questo compito ad altri”. Che centra questa sottolineatura finale? È il vero punto della questione e l’unico motivo che ha tolto il lieto fine alla storia della Despiegelaere. L’Oreal, da ben più di un decennio, è accusata di testare i suoi prodotti sugli animali: proteste e denunce degli animalisti sono ricorrenti e in molti hanno usato la foto su Facebook della giovane tifosa a caccia per ritirare fuori la questione dei test.

Chi di Twitter ferisce di Facebook perisce? La storia di Axelle Despiegelaere ha scatenato un gran bel baccano sui social. Lei ha chiuso il profilo Facebook e cercato di minimizzare l’accaduto, ma non è bastato a placare le acque ormai in burrasca per ben altre ragioni, lontane anni luce dall’entusiasmo ingenuo da 17enne che le aveva fatto pubblicare la foto. E basta guardare il botta e risposta al tweet di @AlyWeisman, per farsi l’idea di come una banalità possa scatenare dinamiche da vero e proprio social media crisis management. La Senior Entertainment Editor di @BusinessInsider ha rilanciato la foto ‘incriminata’ chiedendo a @Loreal @LOrealParisUSA “Cosa ne pensate di questo post della vostra nuova modella Axelle Despiegelaere?”. La Weisman si è tirata addosso accuse da “rosicona” e “avvoltoio” ma anche dato il là ai Tweet delle associazioni animaliste e dei clienti L’Oreal (che sui suoi profili Twitter è stata in totale silenzio). E alla fine Axelle si è ritrovata ad essere ‘solo’ una bellissima ragazza belga di 17 anni.

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