Quando una nuova start-up è in grado di minacciare lo strapotere di Facebook, accadono solitamente due cose: o Mark Zuckerberg tenta di acquistare la società, oppure cerca di distruggerla.
Nei casi di Twitter e Snapchat ad esempio, Zuckerberg ha tentato entrambe le strade. Per Twitter, l’offerta di acquisizione è arrivata prima, nel 2011, seguita dalla minaccia che per Facebook sarebbe stato sufficiente creare il proprio prodotto per seppellire Twitter. (Facebook è anche andata vicina all’assunzione del co-fondatore di Twitter Jack Dorsey quando è stato temporaneamente estromesso dalla sua azienda).
Con Snapchat, il piano di gioco si è capovolto. Zuckerberg ha prima minacciato l’azienda rilasciando l’app sosia per Facebook, Poke. Quando questa ha fallito, si offrì di acquistare Snapchat, ma il CEO Evan Spiegel ha rifiutato un’offerta di 3 miliardi dollari.