Le aziende fanno di tutto per conservare i loro segreti commerciali e mantenere la concorrenza al buio, anche se questo spesso significa attraversare la zona grigia della violazione della privacy. Secondo un documento reso noto da Business Insider lo scorso 17 marzo ad esempio, Microsoft avrebbe setacciato il contenuto dell’account Hotmail di un blogger anonimo per capire chi diffondeva dati sensibili su Windows 8 all’esterno.
Il rapporto, che indica il dipendente di Microsoft Alex Kibkalo come il presunto leaker, è una dettagliata indagine approvata dall’Ufficio di Microsoft per la conformità legale che affonda le sue radici attraverso la posta elettronica del blogger parigino per rintracciare la fonte della perdita.