Il futuro dell’energia è la centrale virtuale: un centro informatico che regola la produzione e la distribuzione dell’elettricità a partire da una rete di impianti efficienti, basati su fonti rinnovabili
Il mondo in cui viviamo è sempre più virtuale. La finanza si basa su transazioni che viaggiano nelle reti informatiche, e perfino le relazioni fra le persone nascono e si sviluppano via computer. Il settore dell’energia non poteva fare eccezione: il panorama futuro vedrà un sistema basato sulla gestione virtuale dell’elettricità.
Secondo l’Electric power research institute (EPRI) al posto di grandi centrali, al centro della scena energetica ci sarà una serie di impianti di taglia medio-piccola, efficienti, alimentati in gran parte da fonti rinnovabili e coordinati da un programma informatico. Sarà la centrale virtuale, cioè il centro informatizzato, a decidere in tempo reale dove attingere l’elettricità per immetterla in rete, dove distribuirla e dove invece immagazzinarla, a seconda della domanda e delle condizioni meteorologiche del sole e del vento.
Il cammino è già a buon punto. In principio era il contatore elettronico: un’innovazione nata in Italia, con l’installazione dei dispositivi a tutti i clienti di Enel. Ora è la volta delle Smart grid, le reti intelligenti per la distribuzione dell’energia: le iniziative in corso (anche in questo caso con Enel e l’Italia in primo piano, per esempio con il progetto Isernia) sono embrioni di centrali virtuali.
In pratica, il centro informatizzato è il cervello che coordina gli organi, cioè gli impianti della generazione distribuita. E anche per il “cervello” l’Italia guida la corsa, con la ricerca di Enel sulla sicurezza informatica.
Insomma, le smart grid e la tecnologia informatica sono l’amalgama nella ricetta del futuro energetico sostenibile, i cui ingredienti sono le fonti rinnovabili, la generazione distribuita, l’efficienza energetica e l’immagazzinamento dell’elettricità.