Il contenuto è davvero molto importante per il SEO, ma la soluzione non è semplicemente produrre un numero sempre maggiore di contenuti.
Le marche spesso ospitano le loro notizie anche su sottodomini. Questa non è una cattiva idea, ma deve essere attuata con una strategia globale di ricerca ben chiara. Altrimenti si rischia che pagine meno importanti emergano in cima alla classifiche, a discapito delle altre.
Per quanto riguarda l’IPhone Apple, per esempio, la sua pagina principale di acquisto nel sito americano sembra essere stata a lungo sommersa dalla sezione ‘aiuto’. I siti di sottodomini possono finire per cannibalizzare le classifiche di ricerca rispetto ad altre pagine che avrebbero più probabilità di convertire i visitatori.
Google e gli altri motori si limitano a indicizzare ciascuna pagina, ma è l’azienda a dover decidere qual è la pagina più utile per la vetta delle classifiche online.