Gli addetti ai lavori lo conoscono come #SOD13, o più precisamente Raduno Spaghetti Open Data. Si tratta del primo evento organizzato dall’omonima community, dedicato allo sviluppo degli Open Data in Italia, che si è tenuto a Bologna dal 18 al 20 gennaio 2013.
Tre giorni in cui tutti i cittadini interessati hanno potuto incontrarsi e confrontarsi sul tema della condivisione dei dati e della trasparenza sia per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione sia, più in generale, il mondo dell’impresa.
In particolare, l’intento è stato quello di comunicare al resto d’Europa i progressi compiuti dal nostro Paese soprattutto nel campo degli Open Government Data.
Progressi di cui c’era quanto mai bisogno, visto che fino a poco tempo fa l’Italia era in coda alle classifiche continentali.
E di passi avanti ne sono stati compiuti parecchi, visto che, secondo l’European Public Sector Information (PSI) Scoreboard, oggi l’Italia è tra le nazioni europee più aperte.
Tuttavia restano ancora diversi punti dolenti. Su tutti, quello della trasparenza dei bilanci. A sottolinearlo è una ricerca realizzata dall’International Budget Partnership, intitolata Open Budget Study. Uno studio che mette in luce quanta strada ci sia ancora da fare per raggiungere l’obiettivo di un bilancio conoscibile e partecipato.
In tal senso, una virtuosa eccezione è rappresentata da Enel, prima azienda italiana ad applicare il modello Open Data già dal 2010. Un modello composto da 206 dataset, suddivisi in cinque categorie (Dati di Gruppo, Dati di Enel SpA, Bilancio di Sostenibilità, Rapporto Ambientale e presenza sul territorio, sia nel settore dei servizi che gli impianti) e disponibili in formato Excel, CSV, XML e Google Fusion.
Non solo, perché proprio in questi giorni Enel Open Data è stato ulteriormente rinnovato sia dal punto di vista grafico che, soprattutto, nelle funzionalità. Un lavoro frutto della volontà di aggiornamento costante e della necessità di rispondere alle crescenti esigenze degli utenti sia in termini di informazioni che di modalità di ricerca.
L’evoluzione principale del nuovo Enel Open Data è rappresentata dall’URL dei dataset, in modo da consentire a tutte le applicazioni che puntano ai contenitori di dati (compresi, ovviamente, anche i semplici links) di funzionare anche dopo l’aggiornamento dei dati.
Oggi, qualunque dataset ha un URL specifico e immutabile che, alle varie applicazioni costruite sui dati Enel, restituisce sempre il dato più aggiornato.
Oltre a ciò, continua anche l’impegno di Enel ad arricchire il catalogo con nuove tipologie di dati utili fruibili dal maggior numero possibile di utenti. In questo modo, l’azienda intende continuare il proprio percorso all’insegna dell’Open Government, moltiplicando le occasioni per dialogare con qualunque interlocutore in modo trasparente, attraverso la piena circolazione e il libero utilizzo delle informazioni.
Ancora una volta, dunque, Enel si presenta come una realtà all’avanguardia nel panorama imprenditoriale italiano e non solo. Una realtà che non si accontenta di aver scritto la storia del Paese, ma che vuole contribuire a costruirne anche il futuro.