Dopo aver invitato i maggiori media presso la sede di Menlo Park, California, Mark Zuckerberg ha presentato “Graph Search”, il nuovo motore di ricerca social definito come “il prossimo grande pilastro dell’ecosistema Facebook”.
Non siamo di fronte ad un motore di ricerca stand-alone, come ad esempio Google, Graph Search si focalizza infatti sui dati degli utenti iscritti e le loro connessioni.
Quando un utente effettua ricerca, Graph Search lo indirizzerà a persone, pagine, o luoghi che già esistono su Facebook. I risultati della ricerca cambieranno in base alle relazioni personali che gli utenti hanno stabilito sulla propria rete, qualcosa quindi che non è possibile fare con Google.
Grazie a Graph Search sarà possibile quindi effettuare ricerche come “ ristoranti spagnoli dove sono stati i miei amici”, oppure, “centri estetici dove sono state le mie amiche”, oppure ancora “foto di me con Laura nel 2008” e così via. Ci troviamo quindi di fronte a filtri e livelli di raffinatezza della ricerca mai visti prima. Facebook non farà però tutto da solo, i risultati della ricerca saranno infatti integrati con quelli “web-based” forniti dal partner Bing, il noto motore di ricerca di Microsoft.
Uno dei vantaggi per l’utente finale sarà quello di non dover uscire dal social network per effettuare una ricerca, ciò è un obiettivo primario della società che sottrarrà così utenti a Google. Passare più tempo su Facebook, inoltre, vuol dire più tempo speso a guardare le pubblicità degli inserzionisti, fonte di guadagno primaria per Zuckerberg.
Nel mondo del marketing, Graph Search porterà grandi cambiamenti: i fans delle pagine diverranno presto più importanti che mai. Grazie al nuovo motore di ricerca social, le persone a cui piace una pagina su Facebook e che condividono i suoi contenuti, si trasformeranno automaticamente in portavoci non ufficiali e sostenitori del brand, andando di fatto a migliorare il “ranking” dell’azienda proprietaria di quella pagina in un eventuale ricerca a tema di un utente.
Con Graph Search, Facebook concretizza quindi il desiderio delle persone di ricevere consigli dai propri amici invece che da freddi algoritmi e recensioni anonime.
Si apre dunque una nuova sfida per le aziende: invogliare i clienti a diventare fan delle loro pagine e fornirgli un motivo per interagire con i contenuti in modo continuativo. A ciò si aggiunge inoltre la necessità di incentivare per stimolare gli utenti a geolocalizzarsi all’arrivo nel locale, negozio, ristorante e così via.
Sviluppare una strategia di marketing per Facebook assume quindi un significato tutto nuovo, ed è il caso di dire che le “fan page” non sono mai state così importanti.